La mia prima volta da passivo con una trans - Padova Trasgressiva

La mia prima volta da passivo con una trans - Padova Trasgressiva

Vergine non lo ero più da tempo. Per molti anni mi ero penetrato con le dita, con oggetti e dildo. Avevo però la curiosità di provare un cazzo vero. Gli uomini non mi hanno mai attratto. Le trans invece le trovavo eccitanti. Ero già stato con diverse, con l'intenzione di farmi inculare, ma, dopo aver visto i loro cazzi in erezione, non avevo mai avuto il coraggio di andare fino in fondo. Finivo quindi per essere attivo e la mia curiosità rimaneva insoddisfatta. Poi un giorno, dopo essere uscito a pranzo, ero particolarmente arrapato; decisi così di telefonare ad una trans. Era una bella biondona, con due tette enormi e un bel culone tondo. Il cazzo non sapevo come fosse, dalle foto non si vedeva. Ci spogliammo e, tanto per iniziare, mi chiese di succhiarle il cazzo. Io glielo presi in bocca ed iniziai a spompinarla. Il servizietto fu di suo gradimento ed il cazzo le diventò duro. Visto in erezione, capii che difficilmente sarei riuscito a far passare quel manganello attraverso il mio sfintere senza dolore. Così mi sdraiai sul letto e chiesi alla trans di succhiarmi il cazzo. Lei lo prese in bocca, lo succhiò un po', poi passò a leccarmi le palle ed il buco del culo. La punta della sua lingua indugiò a lungo sul mio buchetto, spingendo e cercando di penetrare in profondità. La cosa mi piaceva, ma desideravo di più. Così le chiesi di infilarmi un dito nel culo. Lei mi sorrise e prese il lubrificante. Mi lubrificò lo sfintere, poi si mise un preservativo, mi sollevò le gambe, appoggiò la cappella sullo sfintere e iniziò a spingere forte. Io provai immediatamente una fitta di dolore e le chiesi di smettere. Avevo letto in qualche sito che, per riturre il dolore durante la penetrazione anale, è preferibile procedere poco per volta, un po' dentro, un po' indietro, in modo che il retto si abitui poco per volta alla presenza del cazzo. Così le chiesi di adottare questo sistema. Sentivo la punta della cappella che bussava alla porta del mio sfintere, che però rimaneva chiuso. Alla fine però riuscii a rilassarmi e, dopo una serie di colpetti, sentii lo sfintere che si apriva. Così, appoggiai le mani sulle belle chiappone della trans e la tirai verso di me. Sentii il suo cazzo che penetrava nel mio retto. Lo spinse tutto dentro, fino alle palle; poi iniziò a scoparmi, muovendo il suo gran cazzo su e giù per il mio retto.I colpi si fecero sempre più frequenti e violenti e dopo un po' raggiunsi il mio primo orgasmo anale con un cazzo vero nel culo.

L'esperienza nel complesso mi piacque, ma nei giorni seguenti pagai dolorosamente le conseguenze della penetrazione. Evidentemente, il cazzo di quella trans era effettivamente troppo grosso per il mio buchetto stretto. Per qualche tempo "feci il bravo" ed evitai la penetrazione anale. Dopo un po' però la voglia tornò... Ma questa è un'altra storia

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