La zia vogliosa - Padova Trasgressiva

Mia zia Maria, moglie del fratello di mio padre, è una splendida cinquantenne con sane voglie sessuali che mio zio non soddisfa appieno. Loro vivono a Milano, son venuti questa estate da noi a Cagliari per trascorrere le vacanze. Sin dai primi giorni la zia mi faceva morire, io ventenne, costantemente duro, avrei pagato per scoparmela. La fortuna mi diede una mano. In casa lei girava sempre a shorts, altre volte in costume da bagno, i miei sguardi le facevano la radiografia, e lei che se ne accorgeva, si metteva sempre in posizioni come per dire, scopami. Lei e mio zio dormivano in una piccola dependance, che mio padre aveva preparato per gli ospiti nella nostra casa al mare, io speravo che mio zio si assentasse in modo di poter stare con zia da solo. L’occasione ci fu una sera quando mio padre e mio zio decisero di andare a pesca in notturna, mia zia non obiettò tanto che disse che sarebbe venuta con me fuori in paese a mangiare una pizza. Tutto si stava realizzando, ero sicuro che anche lei morisse dalla voglia di esser scopata da me, lo notavo in tante mezze frasi, ammiccamenti e qualche carezza non proprio casuale. La sera uscimmo verso le nove, lei era super, un pantalone bianco trasparente che non copriva certo il suo splendido culo, il perizoma giallo che si intravedeva mi fece impazzire, il seno prosperoso appena coperto da una shirt completava l’opera. Mangiammo la pizza parlando di tutto, se avevo la ragazza quante ne avevo avute, del tempo, di musica e varie. Dopo un caffè e un mirto mi guardò fissa e si aprì a parlare di cose personali. Sai tuo zio non viene più a letto con me da quasi un anno, ed io non so come fare. Son disperata perché io invece sono più desiderosa che mai. Zia fatti un amante! Non dire stupidaggini, non ne sono capace. Invece sai se la cosa rimane in famiglia! Per poco non mi venne un colpo, era fatta, me la sarei scopata. Che cosa intendi, risposi deglutendo a fatica, hai capito benissimo, rientriamo a casa, dammi 15 minuti e passa dalla finestra della camera, si vede che vuoi stare con me da quando sono arrivata! Senza discutere pagai il conto e ci avviammo alla macchina. Appena chiuso, manco il tempo di inserire le chiavi, avevo già la sua lingua in bocca, poi scese e mi baciò il cazzo bello gonfio sopra i jeans. Dai, sbrigati, andiamo a casa o ti violento qua! Irriconoscibile, non era mia zia, ma una donna desiderosa di cazzo, di esser scopata in ogni buco. Appena rientrati corsi in bagno a rinfrescarmi, poi spensi le luci del cortile e andai sul retro. La finestra era aperta, la scavalcai e mi sedetti sul letto. Lei era là, completamente nuda, mi attirò e mi baciò a lungo. Sentivo il suo profumo, il suo seno con i capezzoli duri, allungai una mano verso la fica, la trovai aperta e bella umida. Come se non aspettasse altro, mi spinse la testa tra le sue gambe e mi pregò di leccarla. Il sapore e il profumo di fica mi riempirono bocca e narici, respiravo e bevevo fica. Leccai a lungo con calma, ma lei, evidentemente in grande astinenza, mi spingeva a farla godere. Venne con un lungo e soffocato sospiro, leccai tutta la sua essenza, la trasportai con la lingua su culetto che volevo scopare ad ogni costo, lo leccai spingendo la lingua dentro facendola sospirare ancora. Mi avvicinai al suo viso le presi il capo e lo spinsi sul cazzo. Ingoiò tutto sino alle palle, scesi dal letto la feci inginocchiare e glielo ficcai nuovamente in bocca. Ora la scopavo io, non era lei a farmi un pompino, la scopavo in bocca. Non era un semplice pompino che volevo, volevo incularla. Lo levai dalla sua calda bocca, perché lo togli? Ti voglio inculare! Mi strinse forte premendo il viso sul cazzo, era quello che volevo nipote mio. Si mise alla pecorina aprendo per bene il culo con le mani, la leccai in abbondanza e tastai il terreno con due dita. Era abbastanza stretta, chissà da quando zio non la visitava. Una sua ultima leccata al cazzo, appoggiai la cappella nel buchino e spinsi. Le sensazioni che provai sono irrepetibili, era mia, la stavo inculando, lei piegata che si offriva, m’incitava, sollevava il culo spingendo, se non mi è venuto un infarto la sera non mi viene più. La sbattei con forza, lei ansimando mi faceva eccitare sempre più, me la stavo godendo come volevo, come nei miei pensieri. Sentendo l’orgasmo arrivare lo sfilai e le venni in bocca, zia non si scompose, aprì e ingoiò tutto. Mi scopai la zia per tutto il mese, trovavamo sempre un modo, l’accompagnavo al mare in una caletta molto riparata e me la scopavo sulla spiaggia o in acqua, altre volte in macchina. Il suo dolce culo alla fine non era più così stretto! Ora devo andare per Natale a trovarli, chissà che regalo mi porterà Babbo Natale!

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16/11/2013 12:01

tirano

...o sei il piu' fortunato del mondo, oppure il piu' fantasioso della sardegna... Propendo per la seconda ipotesi, anche perché simili donne non aspettano babbo natale...

15/11/2013 16:23

Lory

Ciao. Siccome vado spesso a cagliari, mi potresi dare suo numero x contattarla e farla contenta anke io? Grazie!

14/11/2013 11:25

Robi

Penso che la tua fantasia superi ben oltre la realta... Stranissimo che su questo sito tutte le donne si fanno venire in bocca e bevono poi il tutto....

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