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  • Autore: LESBISETERO 1.0
  • Categoria: Racconti lesbo
LESBISETERO - prima parte - città Castel Volturno (Caserta)   - Padova Trasgressiva
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LESBISETERO - prima parte - città Castel Volturno (Caserta) - Padova Trasgressiva

LESBISETERO - prima parte - città Castel Volturno (Caserta)

Gaia è una splendida ragazza e tutti i maschi le ronzano sempre attorno. Ci siamo conosciute quando andavamo all'istituto superiore alberghiero, io a Reggio Emilia e lei a Caserta, durante due stage incrociati di una settimana ciascuno. Siamo diventate subito amiche e, nonostante i ragazzi la corteggiassero con insistenza, lei li ignorava e stavamo sempre insieme. Dopo esserci separate in vista degli esami, siamo sempre rimaste in contatto con what's app e su facebook fino al diploma e anche dopo. Finchè, in agosto, mi ha invitato a raggiungerla per una vacanza a Castel Volturno. Ero contentissima e sono partita in treno la notte precedente per arrivare di mattina. Lei mi aspettava alla stazione perroviaria e ci siamo abbracciate come due sorelle. Mentre mi accompagnava a casa sua, abbiamo parlato degli ultimi mesi che avevamo passato. Mi ha presentato i suoi e mi ha mostrato la mia cameretta. Dopo il pranzo ho dormito un po' perchè ero stanca per il viaggio e, verso le 17, mi ha fatto vedere il centro e la spiaggia. Per me che venivo dalla pianura padana era tutto bellissimo.
Non facevamo altro che ridere e parlare. Ho chiesto a Gaia se stava con qualcuno. Lei ha risposto di no, ma sentivo un velo di tristezza nelle sue parole. Anche lei era curiosa di sapere se avevo il ragazzo e le ho rivelato che avevo rotto col mio ex. Ho detto che non era durata molto perchè lui era un erotomane, pensava sempre a scopare però, dopo aver goduto lui, se ne fregava altamente se io ero ancora lontana dall'orgasmo. Mi faceva sentire una donna e l'avevo sfanculato. Gaia sembrava decisamente contenta e abbiamo festeggiato (sempre da sole) alla pizzeria 4 Fratelli, la più famosa della zona, esagerando un po' con la birra. Meno male che eravamo andate a piedi perchè era lì vicino.
La prima notte, verso le 3, è sgattaiolata in camera mia e si è addormentata di fianco a me. Io ho fatto finta di nulla, ma ero felice di sentire il suo respiro sul mio collo e i suoi seni maturi appoggiati alla mia schiena.
Dopo un po' ho sentito le sue labbra avvicinarsi al piercing che ho sull'orecchio destro e leccarlo. Avevo un sonno bestiale, ma non ho resistito alla tentazione. Ho girato la testa e abbiamo cominciato a giocare con la lingua accarezzando i nostri corpi seminudi (ad agosto faceva un caldo boia). Era meraviglioso. Una mano di Gaia è scivolata fra le mie cosce, e le sue dita hanno toccato la mia clito con delicarezza facendo su e giù nella vagina bagnata. Inutile dire che sono venuta in fretta, soffocando gli spasmi e i gemiti di piacere per non svegliare i suoi.
Un'ora dopo, mi ha baciato teneramente e poi è tornata nella sua stanza. Il mattino seguente, riposata e felice, sono scesa in cucina all'alba delle 10. Gaia era già lì. Sembrava allegra e abbiamo scherzato come sempre. Però ha fatto un giro di parole per dire che io le piacevo moltissimo, ma si sentiva sessualmente attratta anche dagli uomini E la notte precedente era stata un tentativo per capire da che parte stare, però era ancora confusa. Io ho fatto finta di condividere. In fondo, anch'io venivo da una storia etero finita male, ma in realtà ero triste e delusa. Volevo mettere una pietra sopra ai miei rapporti coi maschi e speravo che lei fosse la mia principessa, invece...

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05/10/2017 14:31

Paolo

che cazzata inventata!

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