• Pubblicata il
  • Autore: Mario rossi
  • Categoria: Racconti orge
Non sono geometra ma triangolo uguale - Padova Trasgressiva
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Non sono geometra ma triangolo uguale - Padova Trasgressiva

Una piuma di pavone: lunghissima, semirigida, con alla fine l’occhio della piuma, verde e marrone. Ha il fusto grosso circa la metà di una penna a sfera ed in fondo è fitta, fittissima…leggera ed al tempo stesso consistente…Letto di motel, grande…. lei è nuda sul letto, legata in croce ai quattro angoli, con gli occhi bendati da una calza finissima che indossava poco prima…lui la sta accarezzando con la piuma di pavone, leggera, e gliela passa ripetutamente sulle labbra semiaperte, sul collo, sui capezzoli turgidi, per poi scendere lentamente sulla pancia.Lei si agita, la tortura le piace, sospira…lui continua, passa la piuma all’interno delle cosce, su e giù, per arrivare poi a stuzzicarle la clitoride ben esposta…ci passa sopra con la parte morbida della piuma. Poi gira la piuma e usa la parte rigida per dare dei leggeri colpi alle grandi labbra e alla clitoride di nuovo…poi non resiste, si abbassa e inizia a leccarla, con colpi leggeri e rapidi, alternando le leccate ai baci sull’interno delle cosce. Lei ansima e gode, è bagnata fradicia, muove il bacino in avanti per farsi leccare con più forza. Lui si ferma e si alza, abbandonandola; lei è perplessa, non vede molto bene per via della calza sugli occhi…è ansiosa e quest’ansia le trasmette un sottile disagio misto a piacere…il piacere dell’incognito, di essere completamente nelle mani di lui, esposta ed indifesa…silenzio.Improvvisamente un colpo leggero alla porta; lei ascolta e capisce che lui ha aperto la porta ed è entrato qualcuno, li sente parlottare sottovoce…è preoccupata, non sa chi ci sia ed al tempo stesso è terribilmente eccitata, esposta nuda ad uno sguardo estraneo…lui la rassicura:“stai tranquilla, è arrivato un amico: adesso ti facciamo godere come una troia, ti infiliamo i cazzi dappertutto….” Lei trattiene il fiato, ma inesorabilmente sente che si bagna sempre più e la sua eccitazione è al massimo. Sente che l’amico si spoglia e intanto il suo lui che gli si mette a cavalcioni appoggiandole il cazzo sulla bocca. “tira fuori la lingua, porca, e succhiami il cazzo, pompinara”…a queste parole apre la bocca e se lo infila fino in gola, girando la lingua intorno alla cappella e infilandoselo fino in gola.Dopo un po’ sussulta quando sente la bocca dell’amico che le si appoggia sulla fica e inizia a leccargliela, delicatamente e profondamente, infilando la lingua il più possibile; l’eccitazione è al massimo. Bruscamente il suo lui si toglie dalla sua bocca, fa un cenno all’amico che smette di leccarla e tutti e due le si sdraiano ai fianchi, iniziando a leccarla dalle orecchie, poi a scendere nel collo per culminare con un infuocato bacio a tre a lingue intrecciate. Continuano a scendere, leccando ognuno un seno e girando la lingua sui suoi capezzoli, mentre con le mani le accarezzano le gambe salendo e scendendo ripetutamente, fino a sfiorare con le dita la fica ormai inzuppata dei suoi umori, infilando le dita delicatamente e alternativamente. Ad un trattamento così lei non poteva resistere di più, le due lingue sui capezzoli, due mani diverse ad accarezzarla nell’intimo, i corpi dei due uomini vicini…esplose in un orgasmo violento, gridò il suo piacere inarcando il bacino e spruzzando le mani che le accarezzavano la fica.I due maschi si fermarono per assaporare la voluttà di quel momento: non c’è soddisfazione così grande come far godere la tua donna spesso è meglio del proprio orgasmo. E’ una sensazione che ti prende dalla testa per tutto il corpo, ti riempie di brividi, ti appaga, ti rende felice…godi anche tu insieme a lei, non è un orgasmo, è di più, è meglio.“ok, adesso ti sleghiamo però guai a te se ti togli la benda dagli occhi” “va bene” disse lei, che tanto qualcosa vedeva comunque attraverso il nylon finissimo della calza; soprattutto vedeva i maschi dal toracein giu’, era curiosissima di vedere e bramava di toccare i due cazzi, di prenderli in mano, di sentirne la durezza e le dimensioni. Infatti appena slegata allungò le mani e iniziò a accarezzarli entrambi, masturbandoli adagio. I due si misero in ginocchio sul letto avvicinando i due cazzi “prendili in bocca tutti e due troia” le ordinò il suo uomo, e lei non si fece pregare iniziando un doppio pompino, prima alternandoli, li infilava in bocca roteando la lingua sulle cappelle violacee, si ritirava per leccare le palle e poi ricominciava dall’altro, per poi arrivare ad infilarseli in bocca insieme. L’amico aveva un bel cazzo, lungo e grosso, bello dritto: il suo uomo la prese per i capelli della nuca, tirandoli delicatamente, spingendole la nuca con la mano per infilarle i due cazzi fino in fondo alla gola, riempiendola completamente. Dopo un po’ cambiarono posizione, il suo uomo si mise sulla schiena e se la girò in un 69 con il suo bellissimo culo ben esposto; l’amico non si fece scappare l’occasione ed iniziò a leccarle il buchetto, infilandogli dentro la lingua, mordendole le chiappe, intanto che il suo uomo le leccava appassionatamente la fica. Lei spompinava il suo uomo a più non posso ma le due lingue all’opera nelle sue parti intime le toglievano il respiro, ogni tanto doveva interrompere il suo lavoro di bocca per prendere fiato, anche perché le quattro mani continuavano ad accarezzarla dappertutto. “dai bella porca, infilati il mio cazzo” le disse il suo uomo. Lei si girò velocemente e prendendolo in mano se lo guidò dentro la fica palpitante, infilandolo lentamente fino in fondo. Iniziò ad andare su e giù, sfilandolo fino alla punta per poi immergerlo tutto; godeva come una matta, quel trattamento le piaceva anche perché l’amico continuava a leccarle il buco del culo, glielo allargava con le mani per infilarci meglio la lingua e le dita. Il porco aveva iniziato infilando un indice, ma dolcemente, lentamente, sempre alternando dito e lingua, per arrivare ad infilare due dita fino in fondo, aumentando ancor di più il suo godimento. Venne ancora, inondando di liquido il suo uomo che continuava ad incitarla a godere “dai, godi troiona, fammi sentire come godi, urla” “si, così, sto godendo” rispose lei, la voce roca rotta dal piacere. Si fermarono due minuti, il tempo di riprendere fiato. Il suo uomo guidava i movimenti, fece stendere l’amico sulla schiena e la spinse a sdraiarsi sopra di lui “dai, infilatelo” le disse; lei con gesti sicuri lo prese in mano, lo accarezzò ancora un po’, forse non del tutto convinta. Il suo uomo le allargò le gambe ancora di più, arrivando poi ad allargarle la fica per farsi infilare meglio. Lei si appoggiò alla grossa cappella e poi se lo fece scivolare dentro, ansimando e accompagnando i gemiti dell’amico ai propri. Andò su e giù diverse volte, quasi incredula di quello che stava infilandosi “com’è grosso questo, ahhh che meraviglia !!!!!!” Lo infilava fino alle palle e poi si ritraeva fin quasi a farlo uscire, e poi giù ancora tutto fino in fondo. Mentre si godeva dentro quel grosso cazzone il suo uomo si era messo dietro di lei e le infilava le dita nel buco del culo, sputandoci sopra per lubrificarlo ben bene “adesso te lo metto nel culo porcona bocchinara“ le disse. Lei era talmente presa dal godimento del grosso cazzo nella fica che non gli rispose neanche: il suo uomo le spinse la testa in giù verso l’amico in maniera tale da inarcarle la schiena e mettere all’aria il buchetto semiaperto. Anche se il suo uomo la inculava regolarmente tutte le volte che si incontravano continuava ad essere strettina, tutto sommato dei grossi calibri ancora non ne aveva presi ed era la prima volta che faceva un triangolo, soprattutto per le insistenze del suo lui che dopo una rapida leccata le appoggiò la cappella al buchetto, tenendola ferma per i fianchi, poi iniziò a spingere per farlo entrare tutto “ siii, così, spingi piano però, non farmi male” . Il suo uomo , messa dentro la cappella, sentendola stretta si fermò ed iniziò a schiaffeggiarle le natiche. Il cazzo le premeva nel culo che era diventato strettissimo ma ad ogni schiaffo sulle chiappe lei si rilassava un attimo, facendolo entrare sempre di più. Questo trattamento e il lavoro fatto in precedenza con lingua e dita portarono il suo uomo ad infilarglielo tutto fino in fondo quasi subito, iniziando poi a stantuffare adagio, trovando il ritmo con l’altro cazzo infilato nella fica “ohhhhh come sono piena” disse lei “mi state riempiendo e mi fate godere così…com’è bello…” I due uomini spingevano i cazzi fino in fondo, lentamente, senza fretta, alternando colpi sapienti a pause veloci… “dai brutta troia, facci sentire come godi, dillo che stai godendo, puttana, ti piace essere riempita da due cazzi eh ?”…il turpiloquio del suo uomo la eccitava ancora di più, godeva profondamente a alla fine venne urlando di piacere. I due uomini si godettero le sue contrazioni e gli schizzi della fica…”cazzo” disse l’amico “che squirting, ma è sempre così ?” “Certo” rispose il suo uomo, “è una meraviglia questa troia. Adesso però voglio che tu glielo metta nel culo visto che lo hai molto più grande del mio, voglio vedere il suo buchetto allargarsi per bene e sentire questa troia come gode”. Lei non disse nulla, era ancora in preda alla libidine che le aveva dato l’orgasmo dei due cazzi. Il suo uomo si tirò indietro, la prese dolcemente per i polsi e la guidò a mettersi alla pecorina nel bordo del letto, le gambe ben aperte e la testa in basso, col culo ben esposto. L’amico capì al volo e le andò dietro, sputò diverse volte nel buchetto per lubrificarlo e poi iniziò ad infilarlo “ahhh, adagio, fai adagio, mi fai male, è troppo grosso” si lamentò lei. Il suo uomo si godeva la scena in parte, masturbandosi adagio “stai zitta troia rottincula, prendilo e godi da maiala quale sei”. L’amico piano piano lo infilò tutto fino in fondo fra i lamenti di lei che però non si sottraeva e iniziava a muoversi a ritmo, seguendo le spinte e ansimando sempre più forte “ahhh, che grosso, non posso prenderlo, è troppo grosso, mi sta spaccando il culo….però mi piace, continua ma fai adagio”…l’amico lo infilò fino in fondo poi la prese per le spalle e sempre tenendolo tutto dentro iniziò a spingere con colpi profondi e lenti. I gemiti della donna lo guidavano, si sentiva che godeva di brutto e lei gli stringeva lo sfintere intorno al cazzo, facendo aumentare il godimento dell’uomo che ad un certo punto godette, spruzzandole dentro una cascata di sperma. Lei si godette quel trattamento e poi si accasciò sul letto, sfilandosi il cazzo ancora turgido nonostante l’orgasmo. Il suo uomo la stese sul letto a pancia in giù e le ordinò di aprire le gambe “ che bella maiala che sei, tesoro, ti sei fatta aprire il culo…dai fammelo vedere il tuo buchetto bello aperto” e intanto che parlava con le mani apriva le chiappe della donna per guardare meglio “cazzo che aperta che ti ha dato, sei proprio sfondata, scommetto che ci sta anche la mia mano” disse l’uomo iniziando a infilare le dita nel culo e masturbandosi con l’altra mano. Interruppe dopo poco il fisting “sto per venire, vieni a bere troia” Lei si girò velocemente e glielo prese in bocca un attimo prima che iniziasse a schizzare. Lo affondò fino alla gola, godendosi quel fiotto abbondante ed i gemiti del suo uomo, ingoiando tutto come faceva di solito. “Che trombata ragazzi” disse l’amico” delle troie ne ho viste parecchie ma questa le batte tutte, quando volete che ci rivediamo ?”


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30/12/2015 15:27

letizia

classica fantasia sessuale di un segaiolo!!

29/12/2015 21:51

Camillo 2

Carissimi CULATTONI, il SINCERO augurio che vi faccio per il 2016 è, che con un tocco di MAGIA, possiate essere dotati di INTELLIGENZA, non troppa, ma quel tanto che basti per farvi VEDERE in che BARATRO vi trovate. Conscio che i più schifosi tipo Giorgione, si SUICIDERANNO, spero però che altri possano mettersi sulla retta via della FICA. AUGURI VIVISSIMI. PS: Nell'attesa del miracolo ----> Maledetti CULATTONI !!!

19/01/2016 18:09

Camillo 2

E' assodato che la naturale FRUSTRAZIONE dei CULATTONI che ostentano la loro MALATTIA, coinvolge purtroppo anche i loto genitori. EVVIVA IL FAMILY DAY !!!

06/01/2016 15:36

Camillo 2

TUTTI I CULATTONI e Rino per primo, SONO DEI MALATI INCULABILI. Parola di Camillo 2 che : BATTE - FORTE - SEMPRE - Ahahahahahah !!! Maledetti CULATTONI !!!

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